[EPR/2011/05/24 it]
Benedetto XVI :
Lettera ai Cattolici Cinesi
su festa di Nostra Signora di Sheshan
Durante
il tempo pasquale, la liturgia canta a Cristo risorto dai morti,
vincitore della morte e del peccato, vivo e presente nella vita
della Chiesa e nelle vicende del mondo. La Buona novella dell'Amore
di Dio manifestatosi in Cristo, Agnello immolato, Buon Pastore che
dà la vita per i suoi, si espande incessantemente fino agli estremi
confini della terra e, al tempo stesso, incontra rifiuto ed ostacoli
in tutte le parti del mondo. Come allora, ancora oggi, dalla Croce
alla Risurrezione.
Martedì, 24 maggio, è
giorno dedicato alla memoria liturgica della Beata Vergine Maria,
Aiuto dei Cristiani, venerata con grande devozione nel Santuario di
Sheshan a Shanghai: tutta la Chiesa si unisce in preghiera con la
Chiesa che è in Cina. Là, come altrove, Cristo vive la sua passione.
Mentre aumenta il numero di quanti Lo accolgono come il loro
Signore, da altri Cristo è rifiutato, ignorato o perseguitato:
“Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?” (Atti 9, 4). La Chiesa in
Cina, soprattutto in questo momento, ha bisogno della preghiera
della Chiesa universale. Invito, in primo luogo, tutti i cattolici
cinesi a continuare e a intensificare la propria preghiera,
soprattutto a Maria, Vergine forte. Ma anche per tutti i cattolici
del mondo pregare per la Chiesa che è in Cina deve essere un
impegno: quei fedeli hanno diritto alla nostra preghiera, hanno
bisogno della nostra preghiera.
Sappiamo dagli Atti degli
Apostoli che, quando Pietro era in carcere, tutti hanno pregato con
forza e hanno ottenuto che un angelo lo liberasse. Anche noi
facciamo lo stesso: preghiamo intensamente, tutti assieme, per
questa Chiesa, fiduciosi che, con la preghiera, possiamo fare
qualcosa di molto reale per essa.
I cattolici cinesi, come
hanno detto molte volte, vogliono l'unità con la Chiesa universale,
con il Pastore supremo, con il Successore di Pietro. Con la
preghiera possiamo ottenere per la Chiesa in Cina di rimanere una,
santa e cattolica, fedele e ferma nella dottrina e nella disciplina
ecclesiale. Essa merita tutto il nostro affetto.
Sappiamo che, fra i nostri
fratelli Vescovi, ci sono alcuni che soffrono e sono sotto pressione
nell'esercizio del loro ministero episcopale. A loro, ai sacerdoti e
a tutti i cattolici che incontrano difficoltà nella libera
professione di fede esprimiamo la nostra vicinanza. Con la nostra
preghiera possiamo aiutarli a trovare la strada per mantenere viva
la fede, forte la speranza, ardente la carità verso tutti ed integra
l'ecclesiologia che abbiamo ereditato dal Signore e dagli Apostoli e
che ci è stata trasmessa con fedeltà fino ai nostri giorni. Con la
preghiera possiamo ottenere che il loro desiderio di stare nella
Chiesa una e universale superi la tentazione di un cammino
indipendente da Pietro. La preghiera può ottenere, per loro e per
noi, la gioia e la forza di annunciare e di testimoniare, con tutta
franchezza e senza impedimento, Gesù Cristo crocifisso e risorto,
l'Uomo nuovo, vincitore del peccato e della morte.
Con tutti voi chiedo a
Maria di intercedere perché ognuno di loro si conformi sempre più
strettamente a Cristo e si doni con generosità sempre nuova ai
fratelli. A Maria chiedo di illuminare quelli che sono nel dubbio,
di richiamare gli smarriti, di consolare gli afflitti, di rafforzare
quanti sono irretiti dalle lusinghe dell'opportunismo. Vergine
Maria, Aiuto dei cristiani, Nostra Signora di Sheshan, prega per
noi!
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